OMG – I confini del Sacro – CONTRAPPUNTO

09-05-2025 | 13-07-2025

OMG – I confini del Sacro – CONTRAPPUNTO

OMG - I confini del Sacro - INTROITUS

Palazzo Samone - Cuneo

CONTRAPPUNTO

QUATTRO VISIONI IN DIALOGO

Inaugurazione

Venerdì 9 maggio 2025 alle ore 17.30
in Palazzo Santa Croce, via Santa Croce, 6 – Cuneo

degli artisti

Ermanno Barovero, Roberto Bricalli, Elio Garis, Ariel Soulé

Testo critico di Marco Filippa

L’evento fa parte della rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro”

Con il patrocinio del Comune di Cuneo
Con il sostegno di Fondazione CRC

La mostra sarà visitabile dal 9 maggio al 13 luglio 2025
sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 18.00, con ingresso libero

*

Il secondo evento organizzato da grandArte nell’ambito della rassegna I confini del sacro che proporrà una serie rappresentativa di altre esposizioni d’arte in numerose località dell’intera provincia nel corso degli anni 2025-2026. Dopo la precedente edizione di HELP, sostantivo e acronimo di Humanity, Ecology, Liberty, Politics, tenutasi nel 2022, si è voluto concentrare l’attenzione su temi e considerazioni più specificamente rivolti all’ambito della spiritualità, intesa nel senso più ampio del termine, nonostante i tempi odierni dominati dalla secolarizzazione e da una conseguente e diffusa indifferenza verso le questioni che investono il mondo dell’interiorità, del rapporto con il divino e più in generale di tutto ciò che costituisce la dimensione del trascendente. “Vediamo di restare in ascolto sempre, fino all’ultimo”, scrive Sergio Givone quasi alla fine del suo saggio intitolato La ragionevole speranza. Come i filosofi hanno pensato l’aldilà (Solferino, 2025). Ed è quanto si cercherà di attuare con la nuova serie di mostre di grandArte 2025-2026: dare voce agli artisti che parteciperanno con le loro meditazioni in forma di immagini elaborate attraverso le più diverse tecniche espressive (dalla pittura alla fotografia e dalla scultura alle installazioni oggettuali).

Il titolo è un rimando esplicito alla musica medievale (punctum contra punctum). Nel sottotitolo, il quattro è un riferimento diretto agli artisti coinvolti in questa mostra itinerante. La parola “dialogo” deriva dal greco antico diálogos (dià, “attraverso”, e logos, “discorso”). Il termine “visione” deriva dal latino visio, derivato dal participio passato del verbo vidēre che significa “vedere”.

A parte il riferimento medievale, titolo e sottotitolo rimandano esplicitamente alla contemporaneità e, comunque, non dimentichiamolo, l’arte origina dall’artigianato e i quattro artisti presenti, nel loro fare, esprime un saper fare, talvolta o spesso, ignorato da molti altri, oggi.

Lo spirito migratorio della mostra, giunta alla sua terza tappa (la prima a Morbegno, in provincia di Sondrio, la seconda a Torino) evoca perfettamente lo spirito dell’arte e degli artisti. Due pittori, Ermanno Barovero e Ariel Soulé, e due scultori, Roberto Bricalli e Elio Garis; un quartetto che esplora, lungo linee visive anche discordanti, il territorio sconfinato dell’arte. Un territorio che è storico-geografico e quindi inevitabilmente spirituale, perché ci pone, sempre, in una dimensione di contemplazione, spiazzante, destabilizzante, etc. perché l’arte è ciò che prima non c’era e adesso c’è; è un nuovo ordine che spalanca porte inedite, spesso anche agli artisti stessi. Nelle stanze di Palazzo Samone, tra pittura e scultura, i nostri sguardi potranno scivolare lungo le traiettorie disegnate dagli artisti. Quattro identità, profondamente connotate e, proprio per questo, disposte a interagire nel dialogo con la loro visione, sapendo che questo non potrà che arricchirli e gli artisti questo lo sanno, da sempre, pur o proprio perché, sono forti personalità.

Marco Filippa