Il titolo scelto per questa edizione, identità perdute?, vuole esplicitamente richiamare il momento storico che stiamo vivendo, segnato da profonde tensioni e scontri tra mondi di diversa matrice culturale con risvolti che a tratti sembrano incomprensibili e incontrollabili. Movimenti migratori di portata biblica, la diffusione di strategie del terrore e di azioni dirompenti dettate da radicalismi ideologici, il riaffermarsi di pensieri fondamentalisti nei rapporti tra le comunità locali e internazionali acuiscono le incertezze e le ansietà già provocate da una perdurante crisi economica e minano le sicurezze effimeramente acquisite all’interno delle società occidentali.

Quello che, in questo contesto, appare ancor più scioccante, è il rischio dell’indifferenza e dell’abitudine rispetto alle morti e ai drammi personali di decine di migliaia di esseri umani che sembrano stemperarsi e perdere di consistenza reale all’interno della straripante comunicazione mediatica cui siamo sottoposti. Per certi versi, questo “farci l’abitudine” rischia di riproporre, quanto accaduto nel cuore dell’Europa con la tragedia dell’Olocausto che resterà per sempre macchia infamante nella storia della nostra società moderna.

Una nuova e sconosciuta indeterminatezza del futuro dunque segna i nostri giorni e mette a prova la consapevolezza delle vecchie identità. Non solo delle donne e degli uomini che lasciano il loro paese ma anche di chi, quasi sempre in condizioni di inefficienza organizzativa degli Stati, vive direttamente l’impatto dei migranti. Non è certo questo il contesto per esprimere giudizi sul merito e sulle diverse opinioni e reazioni a questo stato di cose (ma comunque due buoni punti di partenza potrebbero essere presi in considerazione: cominciare a comprendere le ragioni degli altri per dialogare senza contrapposizioni aprioristiche ed evitare che la difesa della propria – nostra – identità, nelle sue più varie espressioni, rischi di farci perdere quella fondamentale, di esseri umani), tuttavia il tema, anche perché l’accoglienza è il tratto distintivo dell’opera dei volontari dell’associazione Amici Case del Cuore, co-promotrice della rassegna, ci è sembrato imporsi con urgenza ineludibile.

grandArte 2016/2017 è una rassegna d’arte che idealmente prosegue l’esperienza di GrandArte 2013, artisti contemporanei per un progetto sociale. Quella mostra era stata organizzata nell’inverno del 2013 per una raccolta di fondi a favore delle Case del Cuore, appartamenti destinati ad ospitare nuclei famigliari (in particolare donne con propri figli) in condizione di difficoltà economica e sociale. L’attuale progetto, promosso dalle associazioni grandArte e Amici Case del Cuore, si caratterizza ancora fortemente per la volontà di coniugare arte e sociale ma poi, in termini innovativi, anche per la scelta di operare in sinergia con altri soggetti a livello provinciale ed ancora per proporsi come evento da ripetere nel futuro con una cadenza bi o triennale.

Il lavoro condotto per questa edizione ha messo insieme la partecipazione di 16 soggetti (associazioni ed una galleria), l’intervento di 14 curatori, l’adesione di 13 Comuni, oltre all’Atl del Cuneese, e la organizzazione di 15 mostre che presentano 86 artisti.

Le opere in mostra (salvo qualche limitata eccezione) sono a disposizione del pubblico perché una parte del ricavato (stabilito in accordo con gli artisti) è destinato ad incrementare le Case del Cuore.

Il titolo scelto per questa edizione, identità perdute?, vuole esplicitamente richiamare il momento storico che stiamo vivendo, segnato da profonde tensioni e scontri tra mondi di diversa matrice culturale con risvolti che a tratti sembrano incomprensibili ed incontrollabili. Movimenti migratori di portata biblica, la diffusione di strategie del terrore e di azioni dirompenti dettate da radicalismi ideologici, il riaffermarsi di pensieri fondamentalisti nei rapporti tra le comunità locali ed internazionali acuiscono le incertezze e le ansietà già provocate da una perdurante crisi economica e minano le sicurezze effimeramente acquisite all’interno delle società occidentali. Si tratta di uno stato delle cose che non può non coinvolgere le coscienze di tutti noi e che, a prescindere dalle diverse opinioni e reazioni di ciascuno, non può essere sottaciuto. Questo tuttavia non ha voluto costituire il riferimento obbligatorio per le varie mostre, ma  semplicemente un comune elemento di affermazione di consapevolezza e testimonianza. Ogni curatore è stato libero nelle scelte relative all’organizzazione del proprio evento e dunque non si ritroverà all’interno della rassegna un unico filo conduttore. Quello che semmai costituisce elemento di unità e coerenza rispetto al tema generale è lo spirito dello stesso lavoro svolto. Un lavoro che ha visto la collaborazione di tante persone finalizzata ad un intento comune, che ha messo insieme punti di vista anche molto distanti, e poi presentato un gran numero di artisti assai diversi fra loro per personalità e modalità espressive: tanti elementi di eterogeneità e diversità che si sono posti non come occasioni conflittuali di contrapposizione ma come elementi di ricchezza per lo scambio, il rinnovamento e la crescita del nostro patrimonio culturale e in ultima analisi delle nostre identità.

Nelle varie mostre la maggior parte degli artisti presenti è cuneese per origine o per adozione. Questa edizione della rassegna ha dunque privilegiato il territorio locale, del quale intende offrire un significativo e qualificato spaccato.


Le mostre e gli artisti di grandArte 2016/2017:

CUNEO
San Francesco / 16.12.2016 – 17.04.2017
Le spine della complessità. Arte e artisti tra globale e locale
Valerio Berruti, Nicola Bolla, Ugo Giletta, Fabio Viale

CUNEO
Palazzo Samone / 20.01.2017 – 12.02.2017
Migranti, da una poesia di Derek Walcott
Guido Villa

BORGO SAN DALMAZZO
Art Gallery La Luna / 04.03.2017 – 02.04.2017
Albino Galvano, un genio eclettico
Albino Galvano 

SAVIGLIANO
Museo Civico A. Olmo e Gipsoteca D. Calandra / 10.03.2017 – 09.04.2017
Di stanze
Alessandro Gioiello

MONDOVI’
Confraternita di S. Stefano / 14.04.2017 – 14.05.2017
Colori e segni. Le molte presenze nella realtà dell’arte informale astratta
Corrado Ambrogio, Riccardo Cordero, Francesco Franco, Tanchi Michelotti, Piero Simondo, Bruno Capellino. Bambini di età prescolare e ragazzi: Ludovica, Marta, Francesco Saverio, Marco, Maria

BENEVAGIENNA
Palazzo Lucerna di Rorà / 30.04.2017 – 25.06.2017
Espressioni d’arte in divenire
Valeria Arpino, Gemma Asteggiano, Cristina Bollano e Paolo Peano, Cesare Botto, Walter Canavesio, Cornelio Cerato, Chiara Cinquemani, Mario Conte, Christian Costa, Roberto De Siena, Marina Falco, Giulio Fantone, Cristiano Fuccelli, Adriana Giorgis, Franco Marabotto, Paola Meineri Gazzola, Corrado Odifreddi, Massimo Ovidi, Carla Siccardi, Claudio Signanini, Luigi Sostegni.

FOSSANO
San Giovanni / 05.05.2017 – 28.05.2017
Acquerello: esperienze generazionali a confronto
Roberto Andreoli, Mirko Andreoli, Marzia Mellano, Ada Perona

ALBA
Coro della Chiesa della Maddalena / 17.06.2017 – 02.07.2017
Nuovi labirinti e nuovi orizzonti
Bruna Bonino, Laura Castagno, Teresa De Paola, Bruno Giuliano, Carlos Matter.

SALUZZO
La Castiglia / 24.06.2017 – 16.07.2017
Mutevoli identità
Michelangelo Giaccone, Lorenzo Griotti, Alessandro Infuso, Guido Palmero, Anna Valla;
è presente in mostra un ricordo in omaggio a Franco Bongiovanni.

BUSCA
Casa Francotto / 02.07.2017 – 31.07.2017
Daniele Fissore. Le realtà rarefatte
Daniele Fissore

VINADIO
Forte Albertino / 21.07.2017 – 17.08.2017
Riflessi di identità. Stati di esistenza tra arte e mito
Tiziano Ettorre, Manuela Fonti, Giuseppe Formisano, Grazia Gallo, Giorgio Giordano, Emanuele Greco, Daniele Guolo, Cristina Saimandi, Anna Salomone

MANTA
S. Maria del Monastero / 26.08.2017 – 17.09.2017
Uso lo sguardo. Annotazioni sul lavoro di Maurizio Ovidi
Maurizio Ovidi

BRA
Il Fondaco / 02.09.2017 – 30.09.2017
Destinazioni e destini
Stefano Allisiardi, Marco Tallone

CARRU’
Chiesa della Confraternita dei Battuti Bianchi / 16.09.2017 – 01.10.2017
Oltre le frontiere, le barriere e i limiti
Raffaella Baroni, Maura Boccato, Anna Branda, Monica Bruera, Claudio Cravero, Gloria Fava, Danila Ghigliano, Raffaella Giordana, Giulio Mosca, Luca Paolella

CUNEO
Palazzo Samone / 06.10.2017 – 29.10.2017
Comprensioni-incomprensioni
Walter Accigliaro, Daniele Aletti, Rodolfo Allasia, Enzo Bersezio, Alessia Clema, Claudio Diatto, Daniela M. Guggisberg, Guido Giordano, Pier Giuseppe Imberti, Mario Mondino, Claudio Salvagno, Fiorenzo Sasia, Michelangelo Tallone, Gaetano Usciatta

help

S’intitola Help – Humanity, Ecology, Liberty, Politics la rassegna promossa da grandArte che, avviata con una anticipazione a dicembre del 2021, si svilupperà, durante tutto il 2022, sull’intera provincia: 36 mostre in 20 località,  …

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