Sismonda Carlo

Opere

Prato con papaveri
Olio su tavola / 50 x 60 cm / 1973

Paesaggio crepuscolare nel basso Monferrato
Olio su tavola / 40 x 50 cm / 1981

Campi con fiordalisi
Olio su tavola / 50 x 40 cm / 1987

Eccitazione
Olio su tavola / 50 x 60 cm / 1992

Riflessione pittorica
Olio su tavola / 60 x 70 cm / 1994

Nubi che giocano
Olio su tavola / 60 x 70 cm / 1996

Interno
Olio su tela
70 x 60 cm
2008

Sismonda Carlo

Nato a Racconigi nel 1929, Carlo Sismonda rivela fin da bambino particolare talento tanto nel disegno quanto nella musica. A nove anni infatti, vince un concorso musicale nazionale dell’Opera Balilla.
Negli anni 1940 – 1945, la guerra prima, e la guerra civile poi, sono l’aspra scuola della sua prima adolescenza, nella quale matura un carattere fermo. Milita nella Resistenza accanto al sacerdote don Carlo Chiavazza, membro del C.L.N., che avrà un ruolo chiave per la formazione della dimensione spirituale dell’artista e dell’uomo. Nel dopoguerra lavora come scultore di mobili in una bottega artigiana. Mentre approfondisce lo studio della musica e delle tecniche e la storia della pittura, spesso, nelle sere di festa, suona nelle orchestrine gli strumenti a fiato e il pianoforte. A diciotto anni, nel 1947, la prima mostra. Il suo maestro delle elementari gli porta alcuni disegni da lui realizzati fra i sette e i dieci anni, che aveva conservato e inquadrato. Il fatto ribadisce la precocità artistica di Carlo Sismonda, che però prima di affermarsi dovrà sostenere l’arduo confronto critico con la grande crisi postbellica della pittura figurativa, per il prevalere dell’astrattismo, che culminerà negli anni 1950-1980 nel dominio dell’informale. Intanto approfondisce e perfeziona anche la sua cultura musicale, ottenendo nel 1955, presso il conservatorio di Milano, il diploma in composizione e l’iscrizione alla SIAE. Parallelamente a quella pittorica, Carlo Sismonda svolgerà, lungo tutto l’arco della sua vita, una intensa attività musicale, anche come compositore – ha scritto le partiture di sei sinfonie, di musiche per film e di centinaia di arie popolari e di musica da camera – e concertista, spesso per promuovere iniziative benefiche, anche donando decine di sue opere.
Nel decennio 1947-1957, Sismonda partecipa alla vita artistica torinese. Attraverso la lezione di Luigi Spazzapan entra in contrasto con la tradizione della Secessione viennese e del Cavaliere Azzurro, mentre studia i maestri, tra Giotto e i manieristi, e l’opera di Carlo Carrà diventa il centro della sua riflessione sull’arte contemporanea. Negli anni 1957-1960, tra Parigi e la Costa Azzurra, rimedita sulle loro opere, i grandi postimpressionisti, da Cezanne a Matisse, ma soprattutto riflette sul senso dell’opera di Van Gogh. Intanto, dalla fine degli anni ’50 una profonda crisi spirituale lo ha allontanato dalle dottrine marxiste e dalla politica. Si apparta in solitudine a riflettere sugli Evangeli e sulla figura del Cristo. In questi anni rinnova l’amicizia, già stabilità nella guerra partigiana, con Adolfo Sarti, e stringe un solido legame con Gianni Delzanno.
Nel 1969 incontra Marisa Antonacci, la donna che avrà un ruolo decisivo nella sfera sentimentale e nella vita dell’artista, come testimoniano alcune suggestive composizioni musicali a lei ispirate. La ricerca artistica di Carlo Sismonda approda, dalla fine degli anni ’60, a una personale cifra stilistica, che poggia su tre pilastri: la grande tradizione figurativa italiana; la rivoluzione formale postimpressionista da Cézanne ai Fauves, con al centro Van Gogh; la dialettica tra natura e simbolo. Questi tre elementi definiscono la struttura di ogni quadro di Carlo Sismonda, artista la cui opera abbraccia i due universi della pittura e della musica, che si fecondano reciprocamente con esiti di grande poesia. Sismonda riceve un primo significativo riconoscimento pubblico già nel 1970, quando il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat lo insignisce del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici, cui seguiranno nel 1973 quello di Cavaliere Ufficiale conferitogli dal Presidente Giovanni Leone e nel 2006 quello di Commendatore Grande ufficiale della Repubblica Italiana per meriti artistici, conferitogli dal Presidente Giorgio Napolitano. Dal febbraio 2011 beneficia, per poco tempo, della legge Bacchelli. Si spegne il 31 agosto 2011, all’età di 82 anni. Dagli anni ’80 il nome e l’opera di Carlo Sismonda conoscono un vasto successo internazionale, con mostre tra Germania e Canada, Stati Uniti, Olanda e Giappone. Oltre sessanta sue opere sono state acquistate e collocate in musei di tutto il mondo, da Amburgo a Los Angeles. Tra le altre, una sua “Sacra Conversazione” è esposta nei Musei Vaticani, sezione d’Arte Contemporanea, dal dicembre 2002.

Principali mostre recenti:

2012/2013: Racconigi, Castello. Mostra retrospettiva Carlo Sismonda –-un espressionista a Racconigi”

2012: Barolo, Castello. Mostra retrospettiva Carlo Sismonda – un espressionista a Racconigi”

2012: Cuneo, Centro Incontri della Provincia. Mostra retrospettiva Carlo Sismonda – un espressionista a Racconigi”

Opere

Prato con papaveri
Olio su tavola / 50 x 60 cm / 1973

Paesaggio crepuscolare nel basso Monferrato
Olio su tavola / 40 x 50 cm / 1981

Campi con fiordalisi
Olio su tavola / 50 x 40 cm / 1987

Eccitazione
Olio su tavola / 50 x 60 cm / 1992

Riflessione pittorica
Olio su tavola / 60 x 70 cm / 1994

Nubi che giocano
Olio su tavola / 60 x 70 cm / 1996

Interno
Olio su tela
70 x 60 cm
2008