Capellino Bruno

Opere

Capellino Bruno

Mondovì, 1960. Vive e lavora a Mondovì

Dopo il servizio militare e un periodo di lavoro in fabbrica (alla Logico Porte, alla Valeo) è approdato al disegno e alla pittura, come rifugio distensivo e domestico, verso il 1980. I primi disegni sono a china e a biro su carta con segni molto ripetuti. Le prime tavolette a olio e a tempera sono composizioni estasiate. Dal 1984 fino al 2014 circa, per trent’anni si è lungamente dedicato alla fotografia (bianco-nero e a colori) mescolandola poi con la pittura. Di questo periodo ha esposto piccole opere pseudo-pittoriche ottenute come monotipi con fogli trasparenti pittati, premuti e mossi su carta e poi ritagliati con la macchina fotografica. E’ tornato poi al disegno, alle tempere e all’acquerello. Ha esposto finora soltanto a Mondovì, a cominciare dal 2013 in cinque o sei mostre poco pubblicizzate ma sempre con grande affluenza di pubblico (amici, abitanti del rione, avventori dei due o tre bar della Piazza Maggiore). Qui sono stati scelti disegni e tavolette colorate degli anni Ottanta e poi degli ultimi anni, tutti estratti dalle mostre allestite a Mondovì Piazza dove le opere erano semplicemente raggruppate in forza del materiale usato (chine, tempere, acquerelli), ma per il resto con mescolanze senza storia e con qualche parentela con la “art brut”. Si intende con questa esposizione far conoscere il lavoro di un autodidatta, di un irregolare, ma al tempo stesso fare il punto di quanto si è visto sin qui, quando l’ultima sua mostra (di acquerelli) è ormai chiusa e l’ultima di disegni in bianco e nero ancora era variamente composta di ghirigori senza contorni, di microcosmi compatti e inscatolati e di disegni “quasi cubisti”.

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